Sicurezza Eventi

Bilò “Sicurezza vera, un territorio vissuto nella sua quotidianità è un territorio più sicuro”

Il Vicecapogruppo Mirko Bilò in rappresentanza della Regione all’iniziativa per la sicurezza “al femminile” con il presidio degli esercizi commerciali

Con Sicurezza Vera la Fipe ribadisce un valore fondamentale che, come Regione, abbiamo tenuto ben presente nel promuovere la nuova legge sul commercio: un territorio vissuto nella sua quotidianità è un territorio più sicuro.

Mi complimento con Fipe e Confcommercio per un progetto che mi coinvolge infatti sotto molteplici aspetti: come amministratore, come ex esponente delle Forze dell’Ordine e come membro un partito di governo che ha voluto e recentemente potenziato la misura del codice rosso come antidoto alla violenza di genere.

È noto che l’illegalità sta manifestandosi ben oltre le classiche forme che conosciamo storicamente. È altrettanto noto che all’illegalità si stanno affiancando fenomeni di violenza di cui sono teatro le nostre città al di là della loro dimensione.

Non è questa la sede per analizzarne le cause, ma è opportuno sottolineare che la sicurezza dei cittadini è messa in discussione non solo dalla piccola e grande criminalità, ma anche dalle sistematiche espressioni di una violenza domestica e urbana che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti.

Dai dati presenti nel rapporto presentato dalla Regione sulla violenza di genere di cui l’iniziativa Fipe Confcommercio intende occuparsi, si evince che le Marche hanno fatto registrare 15 femminicidi in 5 anni e che nel 2021 sono state 663 le donne che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza, 180 in più rispetto al 2020.

Resta necessario ed encomiabile il lavoro che svolgono le forze dell’ordine, ma emerge chiara l’importanza della “rete” territoriale tra istituzioni attività imprenditoriali, associazioni e cittadini a tutela di legalità, sicurezza e dello stesso territorio.

Voglio citare due esempi significativi riportati dalle cronache dell’ultimo mese.
A Civitanova, un commerciante civitanovese è stato colpito violentemente con una sedia mentre tentava di arginare le conseguenze drammatiche di un violento pestaggio tra bande giovanili in una via del centro.
A Pesaro alcuni alunni del liceo Mamiani e della loro professoressa hanno salvato una donna dalla violentissima aggressione del marito avvenuta in strada.

Cito questi due episodi, apparentemente distanti tra loro, perché rappresentano le facce della stessa medaglia: il senso civico, esercitato nella sua forma più costruttiva, che è alla base dei progetti di rete dove il ruolo di promotore e quello di attore si fondono nell’essere autenticamente “comunità”.
Un valore che va insegnato in tutte le scuole, tramandato nella cultura, diffuso da chi esercita responsabilità pubbliche.

Tra questi vanno considerati i pubblici esercizi che rappresentano non solo il tessuto della microeconomia di territorio, ma anche veri e propri presidi sociali.

Siamo fermamente convinti del ruolo che hanno questi luoghi di aggregazione come dimostrano la nuova legge ed i nuovi regolamenti regionali sul commercio che puntano a coinvolgere gli attori sociali nei processi di pianificazione della qualità urbana.

Importanti studi antropologici dimostrano che esiste una connessione molto stretta tra sicurezza ed ambiente urbano e che questa si traduce in struttura morfologica e funzionale dei quartieri.

La sicurezza è legata a due fattori determinanti: vitalità delle strade ed identificazione con il territorio.
Nessuna strada è vitale senza luoghi di aggregazione: negozi e locali non solo animano le strade ma le rendono, come dicevamo, sicure. La qualità dell’ambiente, la vivacità delle attività, i legami di vicinato permettono agli abitanti di indentificarsi con il territorio in cui vivono e li spingono alla sua salvaguardia come si fa con la propria dimora.
Nella realizzazione della sicurezza quindi concorrono senz’altro gli enti locali ma, soprattutto nel contesto economico attuale, un grande ruolo è rappresentato dall’iniziativa privata.

In questo contesto così socialmente e culturalmente complesso come quello descritto, l’iniziativa Sicurezza Vera ha il merito di focalizzarsi sulla sicurezza “al femminile” portandole in dote mobilitazione e successi di altre iniziative di valore sociale promosse da Fipe e Confcommercio. Pensiamo, ad esempio all’iniziativa “Bevi responsabilmente”, ideata dai medesimi attori e a cui la Regione ha guardato con grande interesse.

Il Ruolo della Regione è in primis quello di normare, ma anche di attivare e mantenere processi partecipativi attraverso l’ascolto delle istanze che provengono dagli attori del territorio. In questa sede pertanto confermo l’impegno della Regione a rendersi parte attiva di questo processo di cambiamento sociale sia attraverso questo tipo di iniziative sia attraverso tavoli tematici.

È nostra intenzione proseguire nel lavoro di creazione delle condizioni per favorire lo sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale considerata non solo l’importante funzione economica che svolge ma anche sociale.
Gli interventi in favore della sicurezza sono interventi strutturali, non sono progetti realizzabili “una tantum” ma richiedono continuità, presenza, controlli…

Il nuovo testo unico del commercio prevede elementi importanti che vanno in questa direzione:
I distretti del commercio sono ambiti territoriali in cui amministrazioni locali, imprese, associazioni e soggetti interessati fanno del commercio il fattore di integrazione, coesione sociale e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio anche in un’ottica di impulso alla legalità e sicurezza.

Con i Centri commerciali naturali la regione Marche investe ed eroga contributi ai comuni per lo sviluppo del commercio come fattore di aggregazione e di rivitalizzazione e a tutela dello spopolamento dei centri cittadini.
Con la riqualificazione degli spazi cittadini in cui si svolge il commercio puntiamo a valorizzare le attività di qualità che fanno delle Marche un unicum italiano e mondiale. È significativo che la nuova legge sul commercio introduca l’argomento nell’art 29 del regolamento 3/2022: “Al fine di consentire lo sviluppo e la valorizzazione delle attività su aree pubbliche di tipo commerciali, artigianali, turistico ricettive, artistiche, la promozione dei prodotti enogastronomici, della sapienza artigianale e della capacità imprenditoriale e la riqualificazione del tessuto urbano, il Comune, previa concertazione con le parti sociali interessate e previo parere della Soprintendenza può selezionare aree del territorio nelle quali avviare percorsi innovativi”.

Condivido con voi volontà e obiettivi per fare un percorso insieme, percorso che, nello specifico dell’iniziativa
Rappresenterò all’assessore il valore di questa iniziativa così che al prossimo tavolo sul commercio venga affrontato e proposto un lavoro sui temi che oggi abbiamo trattato.

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