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Marinangeli: l’olio testimonial delle Marche di qualità

Il consigliere regionale relatore di maggioranza della legge fortemente voluta dal gruppo Lega e approvata all’unanimità dal Consiglio

“L’approvazione della legge sull’oleoturismo fa toccare con mano quanto siano capillari e concreti i programmi per lo sviluppo economico delle Marche proposti dalla maggioranza di centrodestra in Regione. La legge non solo è costituita da norme chiare e semplici a cui far riferimento per affiancare alla produzione olearia i servizi di accoglienza, ma contribuirà a fare dell’olio uno speciale testimonial dei nostri borghi e della qualità dell’olio delle Marche come elemento indispensabile della dieta mediterranea”.

Lo riferisce il consigliere regionale Marco Marinangeli, relatore di maggioranza della legge che disciplina l’oleoturismo, votata all’unanimità dal Consiglio regionale a riprova della grande valenza delle potenzialità che permette di esprimere sull’intero territorio regionale. Una legge per cui la Lega si è spesa in modo corale e sulla base del confronto con il territorio, a partire dall’assessore Andrea Maria Antonini, che ne era stato primo firmatario, passando per il capogruppo Marinelli e il vice Bilò e per i consiglieri Acciarri, Elezi, Menghi, Serfilippi e Cancellieri.

“Si tratta di una legge per cui conoscenza ed esperienza sensoriale correlate al prodotto aumentano l’appeal turistico-emozionale dei territori di produzione – aggiunge Marinangeli – La varietà di specifici varietali presenti sul territorio è strettamente correlata alle tante sfaccettature del pacchetto “Marche” ed è in piena continuità con le leggi per il potenziamento della multifunzionalità agricola come le leggi sull’agriturismo e sull’enoturismo, come il lavoro per creare rafforzare il distretto unico del biologico regionale, i bandi per favorire la ricettività turistica nelle aziende agricole. Tutte queste azioni sono finalizzate a cercare di valorizzare il grande potenziale turistico della nostra regione generando nuovi mercati integrativi o alternativi a quelli della costa, del sole e del mare. Tutt’altro che marginale infine – concludono Marinangeli e i colleghi del gruppo consiliare regionale Lega – la possibilità per la Regione di promuovere iniziative di formazione e di qualificazione professionale. Vogliamo sostenere i produttori anche dal punto di vista dell’acquisizione di ulteriori specifiche competenze senza le quali la qualità resta circoscritta alla nicchia locale”.

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