Confermata con i fatti l’attenzione della filiera di governo Lega alla problematica del fotovoltaico a terra, al centro dell’attenzione pubblica e politica del territorio fabrianese
“Con la nuova legge regionale sul fotovoltaico approvata all’unanimità nell’ultimo consiglio rispondiamo alla richiesta del territorio di coniugare sviluppo e ambiente riempiendo un vuoto normativo in attesa dei decreti attuativi della legge nazionale. Un percorso di cui la Lega è stata protagonista principale con la proposta a prima firma Luca Serfilippi, presidente della 3a commissione consiliare ambiente e territorio. Fatta salva la necessità di incrementare l’energia prodotta da fonti rinnovabili, non sarà compromessa l’integrità ambientale mettendo a rischio la bellezza né delle aree collinari né di quelle periferiche delle nostre città”
Il coordinamento della Lega Fabriano plaude al lavoro di filiera regionale con il consigliere regionale e commissario Simona Lupini e con l’assessore regionale e consigliera comunale Chiara Biondi che ha portato ad una svolta sulla problematica del fotovoltaico a terra, al centro dell’attenzione pubblica e politica del territorio fabrianese.
La nuova legge individua le aree e i siti non idonei all’istallazione degli impianti e chiarisce il tema dell’indicatore di presuntiva non idoneità alla realizzazione: non consentirà dunque progetti che impattino fortemente sull’ambiente, in particolare le aree naturali protette o caratterizzate da situazione di rischio idrogeologico, le aree interessate da produzioni agricolo-alimentari di pregio (biologiche, DOC, DOCG, IGT, DOP, STG, DE.CO), i paesaggi rurali di interesse storico.
“La posizione della Lega, e ora anche del Governo regionale, è stata espressa senza sbavature anche dai segretari regionale on. Giorgia Latini e provinciale Elena Campagnolo – aggiunge il commissario Lupini – Non siamo aprioristicamente contrari agli impianti fotovoltaici, ma consideriamo necessaria la valutazione attenta dei progetti prima di esprimere un giudizio. Sono in aumento le richieste di autorizzazione anche per luoghi sui quali esiste una condivisa opposizione. Con l’approvazione della legge regionale portiamo avanti l’iter coniugare sviluppo e implementazione di produzione energetica con la tutela dell’ambiente attraverso valutazioni e normative equilibrate”.