Cultura

Teatri monumento, Latini: emendamento per ridefinire i requisiti in senso inclusivo

L’on. Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera e segretario Lega Marche: “Vogliamo valorizzare al massimo l’immenso patrimonio delle Marche”

Un emendamento della maggioranza in Commissione Cultura e Istruzione della Camera al testo unico “Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani”, firmato dal vicepresidente Giorgia Latini, consentirà di ampliare il novero dei teatri scelti per la loro rilevanza storica e in quanto simboli di riferimento per la comunità nazionale. Dopo Sferisterio e Ventidio Basso, dunque, altri gioielli dell’immenso patrimonio architettonico teatrale delle Marche potranno avvalersi del prestigioso riconoscimento.

Soddisfazione da parte dell’onorevole firmataria per “l’inizio di una progettualità frutto di un percorso condiviso e inclusivo che tende a valorizzare a tutto tondo le Marche come regione dei teatri visto che, da sole, hanno sul territorio più teatri che tutta l’Italia meridionale. Non c’è ragione di continuare a polemizzare, dunque, a meno di voler strumentalizzare in negativo quella che è stata costruita con impegno come una grande e comune opportunità”.

Nello specifico l’emendamento prevede che possano essere dichiarati monumenti nazionali anche i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni purché abbiano almeno uno dei due requisiti tra indubbia qualità storico-architettonica e programmazione rivolta esclusivamente ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato.

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