Soddisfazione del segretario della Lega Marche on. Giorgia Latini, del consigliere regionale e capogruppo Renzo Marinelli e dei candidati marchigiani Mirco Carloni e Anna Menghi
La Lega ha mantenuto la promessa: il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Salva-Casa, fortemente voluto dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. L’obiettivo è “liberare” gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi.
Lo comunicano con soddisfazione il segretario della Lega Marche on. Giorgia Latini, il consigliere regionale e capogruppo Renzo Marinelli, i due candidati marchigiani della Lega alle Europee ovvero l’ on. Mirco Carloni e la consigliera regionale Anna Menghi.
Il decreto incide sulle cosiddette lievi difformità. In particolare:
- su quelle formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile;
- sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione;
- sulle parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della cd. “doppia conformità”.
“Traduciamo in atti quella semplificazione che vogliamo portare anche in Europa dove codificano con legge persino la dimensione delle vongole – aggiunge Carloni – Eliminati la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e il paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata. Viene semplificato inoltre li cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali”.
“Un decreto di buonsenso che, per le Marche, rappresenta una doppia opportunità visto che, con la nuova legge urbanistica varata dalla giunta di centrodestra, possono usufruire ancora delle agevolazioni del piano casa, scaduto in tutte le altre regioni italiane – concludono Marinelli e Menghi – Fondamentale la volontà sottesa alla norma di decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche e di riutilizzare le sanzioni, proporzionali all’aumento di valore dell’immobile, nella misura di 1/3, per progetti di recupero e rigenerazione urbana”.