“I maceratesi non finiscono mai di trovare motivi per dire basta alla gestione di Carancini e soci. Basta dare un’occhiata alla cronaca di questi ultimi giorni a conferma di quanto sia urgente dare un taglio definitivo a questo scellerato PD. La Lega ha le forbici pronte e si chiamano fatti”
Lo dichiara il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche e commissario di quella maceratese, nel corso dell’incontro di ieri con i tesserati della provincia. Sul tavolo le strategie in vista delle elezioni comunali e regionali che si svolgeranno in primavera ed per cui la Lega intende aprirsi a tutti quei cittadini di buon senso che chiedono un cambio radicale di passo.
“La Lega di Governo sta dimostrando che mantiene ogni parola data ai suoi elettori e Macerata non farà eccezione – dice Arrigoni – Lavoreremo ad un centro destra unitola cui coesione sia fondata sulla effettiva volontà di dare risposte concrete ai cittadini.Manterremo fede alla nostra mission che è di costruire, ma non lo faremo a tutti i costi. Inciuci e poltronismo hanno già fatto troppi danni ad una città che non lo merita”.
Una chiamata alle armi del territorio che si annuncia con ampie aperture e con la ferma convinzione che progetto e qualità delle persone debbano procedere di pari passo. È in questa chiave che va letto l’annuncio dell’ingresso in Lega di Andrea Marchiori, avvocato, consigliere comunale ed esponente storico del centrodestra maceratese.
“Marchiori è un elemento di spicco del sempre più nutrito gruppo di amministratori locali che hanno fatto o stanno per fare la miglior scelta di campo possibile per mettersi davvero al servizio del territorio– commenta Arrigoni – Il nostro è un progetto di qualità della vita che passa per la sicurezza, il lavoro e, non ultima, la qualità delle istituzioni: non c’è crescita dove partiti ed amministrazioni sono preda di interessi personali e di lobby”
Arrigoni ha ricordato come le ultime amministrative abbiano dato un segno tangibile di questo nuovo percorso con oltre 100 eletti tra consiglieri e sindaci della Lega, segno evidente che vale il noto “se son rose fioriranno” ed è fisiologico che, qualche volta, le rose mostrino le spine. A Matelica, ad esempio, dove il senatore ha tenuto una riunione con una platea di tesserati in cui le frizioni rischiavano di prevalere su metodo e obiettivi.
“Pur essendo stato fatto un buon lavoro di cui ringrazio caldamente Ivana Marchegiani, ho preso atto che era opportuno dare un nuovo assetto a Matelica affidando un mandato esplorativo a Simone Merlini, responsabile organizzativo provinciale della Lega– spiega Arrigoni – Entro fine ottobre individuerà un nuovo punto di riferimento del gruppo cittadino”.
Non è quindi abitudine della Lega nascondere la polvere sotto il tappeto, un’ulteriore garanzia per tutti quelli che credono che un modello migliore sia non solo possibile, ma a portata di mano, anzi, di matita e di scheda.