Marche

Stato di calamità e fondi residui per salvare il settore nel fermano

L’appello alla Regione della Lega Marche per gli aiuti all’agricoltura fermana

“Basta chiacchiere dalla Regione a guida PD sui danni all’agricoltura del fermano: bisogna spendersi per le campagne flagellate dal maltempo di un mese fa, non solo per quelle elettorali. Subito lo stato di calamità: solo così gli agricoltori potranno salvare parte della stagione”.

L’appello è della Lega Marche con il commissario regionale Riccardo Marchetti e quello provinciale di Fermo Mauro Lucentini che riportano l’attenzione su un problema cocente ed irrisolto dell’area agricola dei comuni di Monteleone di Fermo, Monsampietro Morico, Montelparo, Belmonte Piceno, Montottone Montegiorgio, Francavilla D’Ete.  

Dopo il terremoto del 2016 (gran parte di questo territorio è ricompreso nel cratere) e la crisi Covid, grandine e maltempo di un mese fa hanno aggiunto paglia al fuoco: gli agricoltori praticamente non avranno di che vivere perso il raccolto dell’anno e, nel caso di alcune colture, compromessi anche quelli dei prossimi – spiegano Marchetti e Lucentini –  Che aspettano Ceriscioli e l’assessore Anna Casini visto che la percentuale di raccolto compromesso è ben superiore al tetto previsto del 35% per far dichiarare lo stato di calamità? Perché non sbloccano intanto i fondi residui del PSR e PAC 2015/2020. Solo così gli agricoltori potrebbero ripartire potendo contare sullo sgravio del 50% dei contributi diretti, i prestiti a tasso agevolato di cui parte a fondo perduto, i contributi in conto capitale per danni alle infrastrutture. La Lega ha chiesto l’ intervento del Governo già poche ore dopo le grandinate con gli interventi in aula dell’onorevole Patassini e dei senatori Centinaio e Pazzaglini. Ad oggi tutto tace. È questo che il PD regionale intende per vicinanza all’agricoltura?”

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