I consiglieri regionali condividono appieno l’iniziativa dell’assessore regionale Mirco Carloni
“Il sostegno agli imprenditori agricoli è tra le priorità che la Lega ha posto nell’agenda di governo regionale. Si inquadrano in un programma di rilancio complessivo i 200.000 euro per reinserire sul territorio regionale la coltivazione della barbabietola da zucchero, a lungo tradizionale nelle Marche. Stiamo ponendo le basi per ritornare protagonisti anche nel settore saccarifero. Le azioni di sostegno alle imprese, di innovazione nelle scelte e di semplificazione delle procedure in discontinuità rispetto al passato sono fondamentali per il rilancio dell’agricoltura, settore trainante per l’economia regionale”.
Il gruppo consiliare regionale della Lega con il presidente Renzo Marinelli ed i consiglieri Mirko Bilò e Marco Marinangeli, componenti della commissione regionale agricoltura, condividono appieno l’iniziativa dell’assessore regionale Mirco Carloni volta supportare con contributi forfettari in conto capitale la campagna delle aziende agricole che coltivano barbabietola da zucchero.
“L’azione della Giunta Regionale si sta caratterizzando per la grande concretezza e per l’ascolto costante di tutti gli interlocutori – ribadiscono i consiglieri leghisti – La volontà di ripristinare una coltivazione caratteristica delle Marche si è espresso, oltre che con l’adozione di criteri specifici per l’accesso ai finanziamenti da parte di chi anticipa ingenti somme per attivare la produzione di barbabietola da zucchero, anche nello stanziamento da parte della giunta di centrodestra di 200.000 euro per finanziare il primo intervento. Un provvedimento molto atteso da tanti agricoltori con i quali costantemente abbiamo un confronto sulle strategie da attuare per rilanciare il settore – aggiungono Marinelli, Bilò e Marinangeli – La barbabietola da zucchero è una coltura importante sia nel sistema di rotazione delle colture nelle diverse aree produttive della Regione Marche, sia per conservare le caratteristiche agronomiche dei suoli e prevenire l’insorgere di problematiche fitosanitarie. Ci auguriamo che questa iniziativa sia solo un punto di inizio e che le Marche possano ritornare anche su questo settore protagoniste dopo anni di mancati investimenti”