Cultura Marche

Marinelli e Biondi: “Piano della cultura strumento e incentivo alla crescita”

La Lega soddisfatta del piano triennale presentato oggi in consiglio regionale

La Lega soddisfatta del piano triennale presentato oggi in consiglio regionale. Lo dichiarano il consigliere Renzo Marinelli, presidente del gruppo Lega in regione, e la consigliera Chiara Biondi, rispettivamente presidente e membro della Commissione Cultura regionale.

Un piano ambizioso, frutto del lavoro di squadra guidato dal nostro assessore Giorgia Latini e nato dal confronto tra l’anima politica e quella socio-culturale – spiegano i due consiglieri leghisti – Fondamentale l’accordo quadro che, prime in Italia, le Marche hanno raggiunto con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MIBAC per valorizzazione, tutela e salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ed etnoantropologico della regione. Oltre a contribuire alla promozione dei territori conferendo loro quella riconoscibilità di cui si nutre la comunicazione del turismo della cultura, sarà un modo per sperimentare la capacità di saper connettere l’innovazione tecnologica e la tradizione culturale, la sapienza dei processi produttivi e la creatività. Tutti elementi che portano in dote anche la possibilità di candidarsi al prestigioso riconoscimento Unesco”.

Si lavorerà perché i luoghi della cultura, in particolare i teatri storici che sono ben 95 su tutto il territorio, siano l’unica “casa” in cui dover trascorrere lunghe ore. Vanno in questa direzione i progetti Innova Teatri (con adeguamento impiantistico e messa a norma in materia di prevenzione incendi e di adeguamento degli apparati scenotecnici e scenografici) e Teatri di Comunità con cui si intende animare in maniera più ricca e continuativa i piccoli teatri che impreziosiscono i borghi al di sotto dei 5.000 abitanti. Con MarCHESTORIE, invece, si crea un’occasione di studio, di ricerca, di rivalutazione della musica popolare che vede apprezzate in tutto il mondo molte importanti espressioni di tradizione locale. 

La storia delle Marche è costellata del sottile confine tra arte e artigianato artistico, tra creatività e design industriale, tra tradizione manifatturiera e made in Italy che fanno della regione il candidato ideale per rappresentare un patrimonio dell’Umanità – concludono il presidente Marinelli e la consigliera Biondi – La Lega ha già dimostrato quanto sia attenta e sollecita verso l’economia della cultura con la sua prima proposta di legge regionale su Fabriano e le città della carta. Volevamo ed abbiamo un piano in cui la cultura non è maniera, ma strumento; non è passerella, ma esperienza profonda; non è contributo, ma incentivo alla crescita. Perché cultura non può continuare ad essere solo una parola, un titolo da voce di spesa, ma deve riprendere la sua funzione di segnale: segnale di riscossa che parte dall’anima stessa del territorio Marche”.

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