Marche

Biondi: da una legge della Lega la ricetta per la rinascita di Fabriano e del territorio

La consigliera regionale della Lega ha invitato tutti a spendersi per l’ approvazione nel corso del focus con la viceministra Todde e la sottosegretaria Accoto

Pronta la proposta di legge della Lega che può rilanciare l’economia di Fabriano e dell’entroterra montano terremotato. Chiara Biondi, consigliera regionale del Carroccio, ha invitato la viceministra dello Sviluppo Economico Alessandra Todde e la sottosegretaria al Ministero del Lavoro Rossella Accoto a spendersi per la sua approvazione nel corso del focus sulle prospettive di rilancio della città promosso venerdì 18 giugno dal Comune di Fabriano.

La Lega era già sul pezzo dal dicembre 2020 quando i deputati Tullio Patassini (primo firmatario) e Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche, hanno depositato una proposta di legge concepita per capitalizzare l’esperienza delle ZES strutturandola a misura dell’entroterra terremotato di cui anche Fabriano fa parte. A questa sono seguiti negli ultimi mesi altri ordini del giorno ed emendamenti su misure di natura fiscale tra cui quelli dell’onorevole Mauro Lucentini.

“Mi ha fatto piacere come marchigiana di Fabriano, come politico e come donna di legge per professione aver portato un contributo sostanziale ad un tavolo di idee a cui sedevano esponenti di spicco dei Cinquestelle, unico partito presente in ogni governo di questa legislatura – commenta la consigliera Biondi –  Crisi del distretto dell’elettrodomestico, crisi Banca Marche, terremoto: la delocalizzazione Elica era ancora di là da venire, ma erano tali e tanti i problemi sul piatto che la Lega si è mossa per non perdere nessuno dei treni possibili per la ripresa. I nostri parlamentari hanno individuato nel cratere del terremoto un biglietto di prima classe per l’alta velocità del rilancio depositando lo scorso dicembre la proposta di legge sulla Zona a Fiscalità Agevolata”.

Difficile per le aziende risalire la china in un Paese dove il total tax rate sfiora il 60 per cento tanto e il sistema fiscalenazionale si colloca al terzo posto per complessità a livello globale, preceduto solo dalla Turchia e dal Brasile. 

È indispensabile che si converga tutti sulla snella “ZES sisma – area a fiscalità agevolata” della Lega che porterebbe gli stessi effetti della Zona Economica Speciale limitandone burocrazia e concorrenza connessi, – conclude la consigliera leghista – Non abbiamo la pretesa che sia la panacea per tutti i mali economici di Fabriano, però è una cura concreta ed immediatamente somministrabile. Potrebbe finanche far rivedere i propri piani ad Elica e a tante altre aziende evitando che misure tampone e ammortizzatori sociali abbiano un mortale effetto placebo”.

La Proposta di Legge “Zes sisma” della Lega in dettaglio:

Definisce le caratteristiche del regime fiscale agevolato nell’articolo 3 – regime fiscale agevolato così composto:

  1. In conformità a quanto previsto dall’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea in materia di aiuti concessi dagli Stati, i soggetti individuati ai sensi dell’articolo 2 della presente legge possono usufruire, nei limiti delle risorse stabilite dall’articolo 8, dei seguenti benefìci:
    • a) esenzione dalle imposte sui trasferimenti immobiliari di terreni o di fabbricati situati nel cratere;
    • b) riduzione dei contributi previdenziali e assicurativi, limitatamente al personale residente nel cratere, assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
    • c) esenzione dai dazi doganali per il trasporto di merci nel porto di Ancona, nell’aeroporto di Ancona-Falconara e nell’interporto Marche;
    • d) riduzione fino al 50 per cento delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto di cui alle tabelle allegate al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, relative all’acquisto di beni o di servizi;
    • e) limitatamente alle imposte locali, esenzione totale dalla quota di competenza dello Stato e riduzione da un minimo del 20 per cento a un massimo del 50 per cento della quota di competenza degli enti locali;
    • f) rimodulazione dell’imposta regionale sulle attività produttive, d’intesa con la regione Marche, la regione Umbria, la regione Lazio e la regione Abruzzo;
    • g) riduzione da un minimo del 20 per cento a un massimo del 50 per cento degli oneri di urbanizzazione;
    • h) esenzione dei redditi d’impresa anche attraverso strumenti finalizzati al reinvestimento degli utili d’impresa, all’incremento dell’occupazione, alla realizzazione di investimenti in attività materiali e immateriali, avendo particolare riguardo alla ricerca e all’innovazione tecnologica;
    • i) sostegno al credito anche attraverso il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, di cui all’articolo 2, comma 100, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.
  2. I benefìci di cui al comma 1 sono riconosciuti alle seguenti condizioni:
    • a) i soggetti di cui all’articolo 2 devono mantenere la propria attività nell’area di fiscalità agevolata del cratere per almeno dieci anni, anche a seguito di proroga, pena la revoca con restituzione dei benefìci goduti;
    • b) almeno l’80 per cento del personale deve essere assunto tra soggetti residenti nel cratere o che hanno ivi trasferito la propria residenza entro sei mesi dalla data di assunzione.

La PdL (che all’articolo 4 stabilisce una durata del regime agevolato di anni 15 prorogabile di ulteriori 5) Per l’attuazione dell’area di fiscalità agevolata del cratere prevede, all’art. 5 l’istituzione di un Comitato dell’area di fiscalità agevolata avente compiti di coordinamento, pianificazione e promozione, anche a livello internazionale dell’area stessa. L’attività di detto comitato, definita dallo stesso articolo 5 al comma 4, è finalizzata in particolare:

  • a) alla rigenerazione e allo sviluppo del cratere, nel rispetto delle peculiarità geografiche, paesaggistiche, sociali, culturali ed economiche;
  • b) alla realizzazione di interventi edilizi e urbanistici, assicurando la sicurezza antisismica e l’efficienza energetica;
  • c) alla valorizzazione delle peculiarità delle diverse zone del cratere, al fine di rilanciare l’attività agricola e turistica favorendo, ove possibile, le colture biologiche;
  • d) all’eventuale modulazione dei benefìci di cui all’articolo 3 in relazione al grado di sviluppo economico e sociale delle diverse zone del cratere;
  • e) alla transizione energetica economicamente sostenibile, attraverso l’impiego delle energie rinnovabili, l’adozione di tecniche di risparmio energetico, la valorizzazione delle comunità energetiche, in un contesto di economia circolare;
  • f) alla ricerca tecnologica e scientifica, anche attraverso lo sviluppo di centri di ricerca e di innovazione;
  • g) alla valorizzazione delle risorse umane, con particolare riguardo alla formazione in ambiti innovativi;

Al comma 5 del medesimo articolo si stabilisce che il comitato può avvalersi per la programmazione strategica e le attività di monitoraggio degli interventi di un osservatorio tecnico-scientifico in collaborazione con le istituzioni universitarie, le associazioni di categoria e gli ordini professionali presenti nel territorio

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