Consiglio regionale

L’assessore Andrea Maria Antonini: “Made in Italy, sovranità alimentare, sicurezza energetica perché la forma è sostanza”

Nelle nuove denominazioni dei ministeri chiare indicazioni della linea politica e amministrativa da condividere con le Regioni

“Nessuno sforzo da parte mia nell’adottare, in concertazione e in parallelo coi Ministeri, atti amministrativi regionali che vadano verso questo indirizzo, nell’esercizio delle mie deleghe allo Sviluppo Economico, Agricoltura e Politiche Energetiche”. È il commento del neo assessore Andrea Maria Antonini al cambio di denominazione di alcuni ministeri del nuovo Governo nazionale di Centrodestra che hanno suscitato polemiche che definisce incomprensibilmente sterili.

“Pretendere una “sicurezza” energetica è prioritario per non dipendere più dalla precarietà che il preponderante utilizzo di fonti energetiche straniere provoca. È semplice logica. – spiega l’assessore – Nelle Marche favoriremo la produzione dell’energia, soprattutto quella green, proveniente dalle fonti rinnovabili, nel rispetto dell’ambiente. A breve inizieremo profonde riflessioni sul nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale”.

Per l’assessore Antonini, puntare sul made Italy dovrebbe essere la priorità di qualsiasi amministratore. “Alcuni comparti, e nelle Marche lo sappiamo bene, soffrono concorrenze al limite dell’ accettabilità per la globalizzazione dei mercati – ricorda – Misurarsi in modo fattivo, mettendo in essere azioni concordate con le associazioni di categoria, forze rappresentative e propulsive del territorio, sarà la nostra forza e il nostro impegno. Reclamare una sovranità alimentare – aggiunge – dovrebbe essere un dovere più che una speranza. Per non essere vittime passive di aberranti algoritmi come il “nutriscore”, etichettatura degli alimenti che l’Europa rischia di adottare e che punirebbe come “non sano” ad esempio l’olio di oliva perché ricco di grassi! La diversità delle genetiche che in Italia e nelle Marche in primis abbiamo nel campo agricolo e zootecnico sono una forza, non un limite. – conclude l’assessore – Legare l’eccellenza del prodotto locale, tipico e di qualità è un traino economico, sociale e culturale per tutto il territorio”.

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