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Venerdì nelle Marche il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara

Il 17 marzo appuntamento alle 10.30 ad Ascoli Piceno, Sala della Vittoria, per parlare di scuole delle aree sisma

Venerdì 17 marzo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara arriva nelle Marche per parlare di rinascita delle scuole nei comuni dell’area del cratere. L’incontro, che si terrà ad Ascoli Piceno presso la Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica con inizio alle ore 10.30, è organizzato dalla Lega Marche. Fa seguito all’emendamento al DL Sisma per la deroga alla formazione delle classi nelle scuole lesionate nell’area del cratere, che, con ulteriore intervento Lega a mezzo ordine del giorno, è stata estesa a tutte le scuole del cratere comprendendo anche le non danneggiate.

Interverranno gli onorevoli firmatari Giorgia Latini, vicepresidente della commissione cultura della Camera, e Riccardo Augusto Marchetti, commissario regionale del partito, l’assessore regionale all’Istruzione Chiara Biondi, consiglieri regionali e amministratori dei territori ricompresi nel provvedimento.

“Grazie alla Lega tutti gli istituti del cratere, non solo quelli inagibili, potranno fino al 2029 avere la deroga al numero minimo di studenti per formare le classi nelle zone terremotate – ricordano gli onorevoli Latini e Marchetti – Le nostre scuole sono un presidio fondamentale per dare un futuro alle aree terremotate e non possono essere lasciate vuote”.

L’incontro con il ministro sarà un’opportunità di confronto costruttivo per i rappresentanti del territorio protagonisti di una battaglia di anni per mantenere le classi nelle aree del cratere. “La ferita aperta nel 2016 in Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria andava ricucita – concludono Latini e Marchetti – abbiamo lavorato per farlo nella logica di filiera amministrativa virtuosa con l’indispensabile e convinto sostegno del ministro. L’obiettivo è estendere la deroga a tutte le scuole, anche a quelle nuove già ricostruite con fondi sisma e PNR per contrastare lo spopolamento e mantenere il servizio essenziale della scuola per garantire la crescita dei piccoli borghi”.

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