Sanità

Diabete, Marche prima regione che aderisce al programma internazionale Cities Changing Diabetes

Saltamartini: Progetto importante già inserito nel piano sanitario

Convegno in Regione per indagare le dinamiche sociali e culturali che influiscono sulla vulnerabilità del diabete e definire uno specifico piano d’azione. Le Marche sono l’unica realtà regionale ad aderire al programma internazionale Cities Changing Diabetes accanto ad oltre 40 Metropoli mondiali.
“Un progetto molto importante già inserito nel Piano Socio Sanitario – ha evidenziato l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini – e che va corroborato. La nostra regione conta delle associazioni su questa malattia molto significative in termini di organizzazione e progettualità quindi credo che il Diabete sarà una delle patologie croniche su cui puntare la massima attenzione nei prossimi anni. Intanto abbiamo già previsto nel Bilancio lo stanziamento di 9 milioni di euro per apparecchiature tecnologiche che consentano di trattare questa malattia con strumenti di telemedicina già a partire dagli studi aggregati di medici di base. Si costruisce una rete che è già stata monitorata dall’Unione Europea e premiata e in quella direzione contiamo di dare un servizio sempre più puntuale ai nostri pazienti diabetici.

Il progetto internazionale, guidato dalla University College di Londra e dal danese Steno Diabets Center, valuta l’impatto dell’urbanizzazione sulle malattie croniche come il diabete e in particolare nelle metropoli. Le Marche portano in dote al progetto un caso di studio virtuoso: popolazione di 1 milione e 500 mila abitanti che le fa assimilare ad una metropoli e, soprattutto, la loro ventennale rete diabetologica integrata.

Massimiliano Petrelli – endocrinologo e presidente del Comitato Scientifico Marche Cities Changing Diabetes ha spiegato come i Centri Diabetologici siano in rete, con un unico database clinico – epidemiologico, un’unica cartella clinica all’interno della rete, elementi che garantiscono al cittadino un’equità della cura e la possibilità di muoversi tra i centri senza portare documentazione cartacea. Un sistema che permette alla Regione di avere a disposizione tutti i dati inerenti al diabete , raccolti in maniera omogenea e standardizzata. “Queste peculiarità rendono le Marche una regione unica nel suo genere – ha evidenziato Gian Marco Revel, presidente del Comitato esecutivo regionale del progetto – e ciò ha spinto a fare riflessioni sul legame diabete – territorio che permetteranno di attivare policy mirate al contenimento della malattia. “

I dati riferiscono che nella regione si contano 80 mila persone con diabete, cioè quasi il 4,4 per cento della popolazione regionale: l’intento è quello di identificare le dinamiche sociali e culturali che influiscono sulla vulnerabilità del diabete e definire un preciso piano d’azione per promuovere iniziative di salvaguardia e prevenzione. Il convegno è stata l’occasione per presentare L’Atlante Marche Cities Changing Diabetes con i dati ottenuti attraverso la mappatura dello stato di salute dei cittadini delle Marche che mostrano significative differenze, più che tra territori provinciali, tra le varie fasce geografiche mare-collina-montagna.

Più si sale di altitudine e maggiore è l’incidenza del diabete: una situazione socio demografica determinata da vari fattori (maggiori individui con età anziana over 65, maggiore distanza dai presidi sanitari, grado di istruzione, probabilmente alimentazione e anche reddito

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