Agricoltura Ambiente

Agricoltura, Antonini: regione in prima linea per crisi climatica

La Regione Marche, per bocca dell’assessore Andrea Antonini, si dice in prima linea sul dramma della crisi climatica in atto e delle soluzioni da adottare.

«Già da giugno – spiega Antonini – mi sono personalmente attivato con il ministero dell’Agricoltura coinvolgendo tutte le altre regioni del Centro Sud. Sono stato il capofila di un tavolo di lavoro interregionale per illustrare tutte le problematiche riscontrate prima con la siccità e poi con le abbondanti piogge che in alcune regioni sono purtroppo diventate alluvioni. Un tavolo tecnico dove si sono ritrovati all’inizio tutti gli assessori regionali all’agricoltura che hanno compilato un documento in cui si sono prospettate una serie di soluzioni. Ho informato di questo i vari consorzi di tutela anche per rassicurarli che avremmo trovato il modo per aiutarli. Il 7 agosto – continua – è stato firmato un Decreto con due tipi di interventi: un primo
contributo di un milione di euro che non è certo una cifra elevata ma che è servita per attivare una serie di fondi finanziari e di prestiti per gli agricoltori; e un secondo che ha permesso alle aziende in particolare vitivinicole le cui coltivazioni erano state colpite dalla peronospora, di attingere ad un Fondo di Solidarietà (Fondo 102 della Legge 2004) che purtroppo in questi anni è stato molto utilizzato per tutte le calamità naturali non solo in agricoltura. Il problema era infatti che la peronospora è considerata una calamità assicurabile per cui non c’era la possibilità di poter accedere ai fondi. Un’assicurazione comunque onerosa e la stragrande maggioranza degli agricoltori non l’aveva mai sottoscritta. Il Governo ha così derogato finanziando anche i danni per la peronospora per chi non è assicurato. Come Regione abbiamo raddoppiato la possibilità di utilizzare il carburante agricolo perché soprattutto le aziende bio hanno dovuto fare più trattamenti con i trattori nei campi. Abbiamo portato quindi da 100 a 200 litri ad ettaro la possibilità di utilizzare il gasolio agricolo».

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