Una ricostruzione sempre più vicina ai territori e alle esigenze dei professionisti che lavorano alla rinascita delle comunità locali”. Con questo obiettivo è stata inaugurata, a Castelraimondo (MC), una nuova sede dell’Ufficio Speciale Ricostruzione per la quale molto negli anni si è speso il consigliere regionale e presidente della 1a Commissione Renzo Marinelli che, da sindaco, ha affrontato i devastanti terremoti del 1997 e del 2016.
“Stiamo lavorando per ricostruire e riaggregare queste comunità imprimendo una svolta anche al rilancio economico e sociale e una struttura di questo tipo rappresenta un punto di riferimento fondamentale – ha detto Marinelli nel corso del suo intervento – Nonostante le difficoltà siamo riusciti a mettere a terra una un’iniziativa nata tempo fa consci che stare sui territori è fondamentale per la ricostruzione In una fase in cui sta entrando a regime. Quest’ apertura serve a dare quella spinta ulteriore per poter monitorare e mandare al massimo quelle che sono le iniziative che dobbiamo portare avanti.”
Alla cerimonia di apertura sono intervenuti il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Guido Castelli, il direttore Usr Marco Trovarelli, il sindaco Patrizio Leonelli, il presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli e il vescovo di Camerino-San Severino Francesco Massara che ha benedetto la nuova sede. Presenti anche i sindaci del comprensorio.
L’USR di Castelraimondo affiancherà quelle già operative di Ascoli Piceno, Piediripa di Macerata, Caccamo di Serrapetrona (MC), Camerino, Fabriano e Ancona. I locali sono allestiti in Via Tagliamento e occupano una superficie di 500 metri quadri.
Rivestirà, principalmente, il ruolo di “front office” per la ricostruzione privata, con 14 postazioni già attive e operatori dedicati. Ospita anche una sala conferenze per riunioni e incontri istituzionali, insieme a spazi riservati al confronto con cittadini e professionisti. La posizione baricentrica consentirà di offrire servizi adeguati alla ripartenza dei comuni della Valle del Potenza, sempre nel maceratese, dove era avvertita la necessità di disporre di un presidio dedicato a questo vasto territorio.