Marche

Bolkestein/ La Lega riprende la sua storica battaglia

Un ordine del giorno impegnerà la Regione ad evitare la procedura di infrazione europea

La Lega continuerà a portare avanti anche nelle Marche la sua battaglia per gli operatori del settore balneare colpiti dalla direttiva Bolkestein. L’Europa, infatti, ha aperto una procedura di infrazione che rischia di vanificare la proroga di 15 anni delle concessioni introdotta con la Legge di Bilancio 2019 grazie all’intenso lavoro dell’allora ministro Gian Marco Centinaio dei parlamentari del Carroccio.

La Lega ha preso di petto già anni fa la risoluzione di un problema che rischiava e rischia di compromettere definitivamente l’attività dell’intero comparto balneare – spiegano il commissario Riccardo Augusto Marchetti ed i consiglieri regionali della Lega Marche – Vista la centralità del settore balneare per il comparto turistico marchigiano, abbiamo presentato un ordine del giorno per il prossimo consiglio con cui chiediamo al presidente Acquaroli di portare la vicenda all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni e di assumere ogni iniziativa volta a far pressione sul Governo Italiano”

La proroga delle concessioni, introdotta dalla Lega nel corso del suo mandato di governo nazionale,  doveva essere propedeutica ad una più organica revisione della normativa europea che, invece, il governo Conte 2 ha completamente disatteso.

Dispiegheremo ogni risorsa per scongiurare la procedura di infrazione e rivedere una normativa a cui si continua a dare un’interpretazione errata – aggiungono Marchetti e i consiglieri regionali leghisti – È stato lo stesso Frits Bolkestein, firmatario della legge, a riconoscere che la posizione della Lega è quella corretta dichiarando più volte che lo scopo della norma è di favorire la libera circolazione dei servizi e che le concessioni degli stabilimenti balneari non sono concessioni di servizi ma di beni”

L’ordine del giorno Lega chiede al presidente Acquaroli ogni azione che impedisca al turismo costiero marchigiano di finire sul mercato finanziario internazionale adoperandosi perché si:

  • difenda in sede europea l’estensione delle concessioni marittimo-demaniali previste dalla legge 145/2018, avviando la contestuale riforma del demanio marittimo senza la quale non è possibile stabilire i termini di applicazione della Direttiva Bolkestein al comparto balneare; 
  • alla luce dei risultati ottenuti riformando il demanio marittimo, negozi con la Commissione Europea un’applicazione della Direttiva Bolkestein alle concessioni marittimo demaniali che sia rispettosa delle peculiarità del comparto balneare italiano, e tuteli e salvaguardi la continuità delle imprese balneari italiane, il loro valore economico, sociale e di tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità.
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