Sicurezza Marche

Giornata per il diritto al divertimento sicuro

BILÒ E BIONDI: “La tragedia di Corinaldo monito di come tanto si può fare senza per questo dover perdere tutto”

Ricordare per agire perché i sogni, le mamme, i ragazzi non dovrebbero morire all’alba come è successo alla Lanterna Azzurra di Corinaldo. Per questo abbiamo istituito la Giornata per il diritto al Divertimento Sicuro. Non è solo una legge della memoria. È una legge dell’apertura alla vita perché la memoria rende consapevoli e ne fa vivere in pienezza ogni attimo.

Lo dichiarano i consiglieri regionali della Lega della provincia di Ancona Mirko Bilò, vicepresidente del gruppo consiliare, e Chiara Biondi intervenuti a nome del loro gruppo consiliare nella discussione per il varo della legge con cui il Consiglio Regionale ha designato l’8 dicembre come giornata in cui sviluppare attività di sensibilizzazione per il divertimento sicuro.

Due cose sono certe. Condividere esperienze divertendosi è indispensabile per la crescita dei ragazzi, ma non c’è occhio che possa vigilare su di loro da solo. Lo dico con l’esperienza di chi, da padre e per lavoro, ha tenuto sempre gli occhi aperti – ha commentato il vicepresidente del gruppo Lega in Regione Mirko Bilò, già vicedirigente della Digos – I protocolli, le norme, le azioni per il divertimento in sicurezza e nella legalità sono frutto della consapevolezza che anche i momenti più belli possono trasformarsi in tragedia e della volontà di fare tutto ciò che è nel nostro potere perché non accada. Il gruppo Lega ha sottoscritto e votato la legge convinto che l’emozione del ricordo possa generare la risolutezza dell’azione costante per la libertà di divertirsi in sicurezza e nella legalità.”

“Delectando pariterque monendo si legge sui fregi di alcuni dei nostri più bei teatri marchigiani, per secoli luoghi principe del divertimento, e quello che il poeta Orazio scriveva secoli fa aiuta a chiarire le finalità di questa legge – aggiunge la consigliera Biondi – Anche le occasioni di svago sono scuola di vita. Se vogliamo scuole sicure per i nostri ragazzi, perché mai dovremmo abdicare alla sicurezza quando si tratta del loro divertimento? Corinaldo non sia solo simbolo di violenza scellerata, ma, come avvenuto con la sua Santa bambina, sia monito di come tanto si può fare senza per questo dover perdere tutto”.

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