Cultura

Bilò: archeodromo, nuovo prezioso gioiello tra le gemme della Riviera del Conero

Il vicecapogruppo della Lega in Consiglio regionale al taglio del nastro del primo Archeodromo delle Marche

“L’Archeodromo inaugurato oggi arricchisce con un altro prezioso tassello l’offerta turistica della nostra amata Riviera del Cònero, finora conosciuta soprattutto per le bellezze paesaggistiche, per le acque cristalline del suo mare e per le spiagge, che da anni ottengono l’ambito riconoscimento di Bandiera Blu”.

Così il vicecapogruppo della Lega Marche Mirko Bilò, dopo il taglio del nastro del primo Archeodromo delle Marche, un percorso tematico che include l’Antiquarium Statale di Numana, l’area archeologica “I Pini” e il centro visite Parco del Cònero a Sirolo.

“È un percorso che ribadisce come il Cònero non è solo mare – osserva – Numana e Sirolo vantano anche un importante patrimonio storico, culturale e archeologico finalmente valorizzato grazie alla sinergia tra l’ente Parco e la Regione Marche. Investire in cultura significa far crescere territorio e cittadini, garantire qualità della vita, promuovere lo sviluppo imprenditoriale, creare ricchezza, occupazione e un progetto di futuro in cui riconoscersi».

Bilò evidenzia in particolare che la progettazione e la costruzione delle prime strutture dell’Archeodromo, “toccano alcuni punti nevralgici della strategia regionale e ministeriale. La Regione, in particolare, intende valorizzare, promuovere e mettere in rete, anche nell’ambito di accordi di valorizzazione con lo Stato e con l’utilizzo di fondi comunitari, questo ricco e diversificato patrimonio di grande interesse culturale e grande potenzialità turistica».

L’inaugurazione della “casa picena” e dell’area di produzione di ceramica secondo le antiche tecniche, «intreccia il percorso regionale di valorizzazione del patrimonio storico e culturale, anche attraverso l’innovazione e la digitalizzazione, per rendere maggiormente fruibili questi servizi e far compiere un salto di qualità al sistema culturale delle Marche – conlude Bilò – L’Archeodromo si inserisce come buona pratica in questo percorso e credo che se tutto il sistema culturale opererà in questo senso nei prossimi anni avremo effetti positivi sulla cultura, sul turismo e quindi anche sull’economia e la crescita”.

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