Sanità

Legge 13, Patassini: “Migliori pratiche di cura e assistenza, senza lasciare indietro nessuno”

Per l’onorevole leghista la legge risponde al bisogno di una Sanità più “vicina al territorio ed efficiente”

“Con la riforma della legge 13 nelle Marche abbiamo gettato le basi in una logica sussidiaria di una sanità pubblica sempre più vicina ai bisogni dei cittadini, efficiente e innovativa, perché tutelare la salute significa garantire sul territorio non solo le migliori pratiche di cura e assistenza, ma la presa in carico complessiva del cittadino che ricorre al servizio sanitario”.

Il deputato della Lega Tullio Patassini commenta così l’atto con cui vengono riorganizzati e rimodulati gli enti del servizio sanitario regionale e dei servizi territoriali.
Un provvedimento che rappresenta una pietra miliare di questa legislatura e della politica della Lega che si esprime con il fondamentale contributo dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, per superare frammentazione e carenza di servizi sanitari, specie nelle aree più interne del territorio, che ha costretto tanti marchigiani a doversi rivolgere fuori regione per esami e cure.

“L’accentramento dei servizi sanitari in poche strutture ha mostrato chiaramente i suoi limiti – osserva il parlamentare della Lega – obbligando famiglie e anziani a dover sostenere i costi e i disagi legati agli spostamenti. I marchigiani hanno bisogno di servizi diffusi sul territorio, tante piccole realtà efficienti che si integrano con le strutture di eccellenza caratterizzate dall’alta specializzazione”.

Oltre al rafforzamento dell’assistenza territoriale e domiciliare, per migliorare la vita dei marchigiani, specie dei malati cronici, in crescita con il progressivo invecchiamento della popolazione, sono previsti importanti investimenti nella sanità digitale, con la telemedicina, nella tecnologia, nella ricerca scientifica e nel personale. “Questo modello – evidenzia Patassini – rappresenta un modo nuovo di concepire la sanità, più vicina ai cittadini: ci prendiamo cura di ogni persona, senza lasciare indietro nessun territorio, evitando i ‘viaggi della speranza’” e “contrastando la mobilità passiva”

“Nelle Marche – aggiunge il deputato leghista – abbiamo tutti i ‘numeri’ per essere sempre di più un punto riferimento nazionale per l’eccellenza in sanità: molte nostre strutture già lo sono, penso ad esempio alla Cardiologia degli Ospedali Riuniti di Ancona e al pediatrico Salesi, solo per citarne alcune, o anche al Centro di Diagnosi Prenatale di II livello di Loreto, che fornisce supporto medico e psicologico alle famiglie in caso di gestazioni difficili, con un respiro e notorietà sovraregionali”.

Un approccio sussidiario, quello di prossimità e vicinanza al cittadino, che si declina in molteplici espressioni, dalla telemedicina ai poliambulatori, dagli ospedali di prossimità alle case di comunità, fino alle strutture per anziani “che devono trovare servizi adeguati alle loro necessità di salute, senza essere ‘sradicati’ dal proprio territorio”. Vicinanza non solo ai cittadini, ma anche agli stessi sanitari.

“La pandemia ha evidenziato chiaramente che la sanità non è fatta di mattoni, ma di persone che giornalmente operano in ospedale: medici, infermieri, operatori sanitari in genere fino agli addetti ad attività manuali di base , – afferma – Nelle Marche vantiamo operatori sanitari di primo livello, che si distinguono ogni giorno non solo per la preparazione professionale, ma anche per la grande dedizione e per lo spirito di sacrificio che hanno profuso in particolare fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria da covid19, lavorando oltre l’orario di servizio. Per questo ci siamo impegnati anche per cercare di contrastare l’atavica carenza di personale investendo 6,6 milioni di euro per innalzare il numero delle borse di studio per i medici di medicina generale con l’obiettivo di arrivare a 110 e di incrementare con 42 nuovi contratti i posti nelle scuole di specializzazione”.

Patassini tiene poi ad evidenziare “il positivo rapporto creatosi tra realtà assistenziali anche private e sanità regionale ”nell’ambito della “cura degli anziani e dei più deboli”, una positiva esperienza che affonda le radici nella storia della nostra regione, dal volontariato laico a forme caritative di origine cattolica, con la trasformazione in numerosi enti assistenziali presenti sul territorio i quali “rappresentano delle vere e proprie eccellenze. Sono realtà verso le quali poniamo e porremo sempre di più una attenzione particolare”.

L’onorevole rimarca l’importanza di realizzare un piano di ammodernamento energetico e sismico delle strutture ospedaliere, con la realizzazione del nuovo ospedale di Macerata, “una struttura più moderna, efficiente, ecosostenibile e fruibile dai cittadini”. “Il tema energetico è fondamentale – prosegue – specie nell’attuale quadro di sconvolgimenti geopolitici internazionali. Le Marche sono state tra le prime regioni ad intervenire, varando una legge per le comunità energetiche, ma al governo ci stiamo impegnando molto anche per contenere i rincari, immettendo nell’economia oltre 50 miliardi di euro in 6 mesi, è in previsione l’estrazione del gas dai giacimenti presenti in Adriatico per poi consegnarlo in primis alle imprese marchigiane a prezzi calmierati. L’impegno è anche per una legge regionale sulle grandi derivazioni idroelettriche che consenta di ripartire i benefici degli impianti montani tra territori e gestori come avviene anche in Lombardia e Veneto”. Tra le sfide in cima all’agenza politica dei parlamentari del gruppo Lega c’è poi il nodo infrastrutturale che ha penalizzato non solo l’accesso ai servizi della sanità negli ultimi 20 anni, ma addirittura impedito lo sviluppo economico della regione.

“Stiamo costruendo le Marche dei servizi alla persona e del futuro dei marchigiani. Vanno visti in questa direzione il nostro impegno per finanziare l’uscita dal Porto di Ancona e il primo stralcio della Orte-Falconara” ricorda, sottolineando il lavoro serrato per opere strategiche come la Quadrilatero di Civitanova Marche e l’arretramento della ferrovia adriatica “con l’alta velocità che aiuterebbe a decongestionare la costa e a far decollare il trasporto merci su rotaia, riducendo il traffico su gomma che comporta inquinamento e disagi per la popolazione”.

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