Disabilità

Menghi: disabilità, la nuova legge è svolta storica per le politiche sociali delle Marche

La consigliera è la prima firmataria per le modifiche alla legge regionale del 1996

“L’approvazione in aula della modifica della legge 18 sulla disabilità è una svolta storica per le politiche sociali delle Marche, modello di un nuovo modo di concepire la disabilità. Personalmente è anche il taglio di un doppio traguardo, come persona e come politica visto che la Legge non solo mi vede prima firmataria, ma anche protagonista di tante battaglie in prima linea per costituire quella Consulta regionale per la Disabilità che questo nuovo testo di legge vuole valorizzare”.

Lo dichiara con soddisfazione la consigliera regionale della Lega Anna Menghi, membro della IV Commissione Sanità e prima firmataria della modifica alla legge regionale del 4 giugno 1996 n 18 approvata dal Consiglio regionale.

“È stato necessario aggiornare e adeguare la Legge all’attuale momento storico valorizzando il ruolo della Consulta, organo fondamentale che esiste solo nella nostra regione e che vede il coinvolgimento di tutte le associazioni che si occupano dei diritti delle persone con disabilità – spiega la consigliera Menghi – La Consulta viene posta al centro di un percorso di corresponsabilità con la politica, facendone il punto di riferimento per coloro che fronteggiano giornalmente il limite della propria disabilità”.

Toccherà alla Consulta, infatti, definire le priorità per i disabili in capo all’ambito lavorativo come alla vita privata, il più delle volte scadenzata da impegni di natura sanitaria e logistica diversi da chi disabile non è.

“La legge così modificata è un passo fondamentale verso l’uguaglianza e la dignità alle persone più fragili – aggiunge la consigliera leghista – La Consulta è nata 25 anni fa con l’assessore Marcello Secchiaroli, recentemente scomparso, ed è frutto di tante battaglie politiche che ho vissuto in prima linea con l’obbiettivo di realizzare ciò che da sempre sento come la più alta forma di democrazia: uguaglianza e dignità di ciascun essere umano al cospetto di ogni opportunità del vivere, riconoscimento dei diritti dei più fragili e tutela delle differenze. Servivano concretezza, promuovere pari opportunità reali e politiche volte a creare valore nella differenza: abbiamo compiuto un primo e significativo passo verso questi traguardi”

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